mercoledì 27 giugno 2018

Il gatto non è davvero "un gatto".





Questa è Dantes, la gatta malefica che mi spaventa e mi crea il terrore cercando coccole, strusciandomisi nelle gambe, saltando sulle ginocchia, miagolando zuccherosamente (ma anche un po' ansiosamente a dire il vero).
Ma in fondo Dantes non è un gatto, o una gatta, non so esattamente cosa sia. E' una specie di essere ultraterreno indefinibile, è fuori dall'umana comprensione. Possiamo dire che ha quattro zampe, quattro cose che chiamiamo zampe, ha una coda che muove davvero sinuosamente, una coda quasi parlante, ha due occhi come noi, i baffi, che sembrano dei pezzi di filo da pesca incollati in quello che chiamiamo musetto, due orecchie che si muovono e che spesso sembra usare per ripararsi da qualche pericolo incombente quando tutto attorno è tranquillo.
Poi ci sono quei peli misteriosi e sorprendenti di cui non puoi proprio capire dove cominciano, parlo di Dantes... un giorno mi è venuta in mente l'idea di andare in cerca del mistero, scoprire cosa si nasconde al di la dei peli e vederne l'origine, vedere la pelle e la carne, come se questo potesse farmi comprendere una volta per tutte la sua finitezza, come per rassicurarmi 
sul fatto che in fondo anche lei appartiene al mondo terreno e animale, a questa dimensione cosmica, che abbiamo qualcosa in comune, ma dopo un esame accurato in cui affondavo le mani nel morbido pelo e cercavo con gli occhi tracce di pelle e di carne felina ho dovuto arrendermi all'evidenza che il gatto è fatto unicamente di peli! Non ero sconvolto perchè supponevo che dietro una tale bellezza non potesse esserci della volgare carne animale, però prenderne atto è stato sconvolgente. Perchè il gatto è proprio una forma divina, è stato progettato dal cosmo per essere accarezzato e adorato e solo pochi pazzi con problemi psichici non accettano questo fatto assolutamente irresistibile.