Questo post contiene un mix di alcuni degli ultimi lavori e un breve scritto che si intitola, per l'appunto,
"Sorridere per essere nessuno". Lo trovate alla fine delle opere.
Gabbiano Veneziano. Acquerello su cartoncino colorato |
Mormora |
Donna matta che parla al cane. Questa donna era proprio matta, ha parlato al suo cane, che tra l'altro nemmeno voleva starla a sentire, per almeno un quarto d'ora buono. Uno spettacolo della natura. |
Indovinate voi cosa è questa COSA. Matita su carta cm 25 x 15 circa |
Sorridere per essere nessuno.
Sorridere di fronte al sangue, di fronte alla morte, di fronte alla violenza, di fronte ai sessi, di fronte al malessere, di fronte a un capo di stato, di fronte ai fucili, ai mitra e ai cannoni. Sorridere quando ti pisci addosso, sorridere dal dentista, in banca e dal macellaio. Sorridere di fronte a un omicidio, sorridere per una carneficina, sorridere dei disastri, delle esplosioni, sorridere mentre ti deridono. Sorridere alle medaglie, sorridere in tribunale, di fronte al deserto, di fronte alle tempeste, di fronte a un naufragio, di fronte alla fame, di fronte a un bambino, di fronte all'inverno. Sorridere sotto la pioggia, sorridere a un concerto jazz. Sorridere a un funerale, sorridere per l'inflazione, per le tasse, per la malattia, per l'eutanasia, per la vecchiaia, per l'incontinenza altrui, sorridere durante il telegiornale, sorridere al buio, nel terrore. Di fronte al cancro, di fronte al tumore. Sorridere mentre cadi, sorridere di fronte alle rovine, sorridere mentre gli altri soffrono, sorridere in Gertrud kolmar Strabe, sorridere a Piazzale Loreto, sorridere ad Auswitz. Sorridere mentre ti sgozzano e mentre ti squartano, di fronte a un precipizio, sorridere mentre ti sfracelli e sanguini. , Sorridere di fronte allo Chef, anzi a lui spaccargli tutti i denti. Sorridere dell'estasi e della storia, sorridere delle marce, sorridere in chiesa, sorridere in penombra, sorridere a un miocrofono, sorridere mentre urli, mentre ti spezzano le gambe, sorridere mentre uno sconosciuto stramazza a terra, sorridere come un terrorista, sorridere con i malati di mente, con i bambini, con i neonati, sorridere nella foresta, nei boschi, in mezzo alla tormenta. Sorridere nell'oscurità. Sorridere in cammino verso il nulla, sorridere senza una meta, sorridere agli scrittori insulsi, sorridere ai poliziotti che ti sparano, sorridere agli impotenti, sorridere a chi ti giudica, sorridere a chi ha le mani enormi, sorridere ai professori, a un omicida. Sorridere a chi sa il fatto suo; anzi a lui come allo chef, bastonate nel cranio, prendiamo una sbarra di ferro pesante e dura e pestiamogli la testa in modo che esca il sangue denso, e guardiamolo ragrumarsi nell'asfalto bollente mentre sorridiamo. Sorridere lungo il fiume, nella nebbia, tra le colline sconosciute delle campagne Thaillandesi. Sorridere a una donna che ti saluta, sorridere alle capre della Mongolia, sorridere alla luna, sorridere accecati dal sole, senza vedere. Sorridere al vento, sorridere mentre urli e mentre piangi, sorridere mentre ti abbuffi di cibo marcio e puzzolente esalante fumi tossici, sorridere mentre decanti una poesia, sorridere la notte di Natale, sorridere mentre attraversi la strada, mentre affoghi, mentre un pescatore lancia l'esca. Sorridere alle stelle, al digiuno, alle diete, ai muscoli, alla diversità, sorridere alla fine, ai discorsi, all'intelligenza, alla bestialità. Sorridere ai cori, al bel canto, alle schitarrate, ai direttori d'orchestra. Sorridere mentre brindi al sorriso.
Grazie per l'attenzione.
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