Dopo i vari disegni sulla periferia di Oristano, seduto in mezzo all'erba, o vicino a delle villette di campagna, ecco che mi avvicino sempre di più al centro di Oristano. Essendo una persona introversa, un po' timida e piuttosto e refrattaria alle chiacchiere quando non ho voglia o sono impegnato, espormi in pubblico in questa maniera per me non è facile. Ma è anche vero che dopo i primi minuti di lavoro la timidezza passa per lasciare spazio alla concentrazione e all'immersione nel disegno. Infatti dopo alcune sedute anche il piccolo centro storico di Oristano, che ho sempre visto con noncuranza quando non di buon occhio, sta cominciando ad attirare la mia attenzione.
Ecco il primo lavoro di questa serie; una veduta del Portico G. Corrias e di parte della piazzetta omonima. Sullo sfondo il bel palazzo Falchi e a destra il vecchio Palazzo del Marchese d'Arcais con la sua cupola colorata. Tutti e due si affacciano su Corso Umberto, detto anche via dritta.
Sto lavorando su una carta ruvida e dopo la scansione ho qualche difficoltà a pulire il fondo del foglio senza intaccare i neri e il loro contrasto col grigio-blu. Ho dunque deciso di lasciare visibile la grana della carta.
I resti delle vecchie mura di Oristano presso l'ex Ospitali Sancti Antoni, ora biblioteca comunale e Pinacoteca. Sullo sfondo i palazzi di via Cagliari, la principale arteria della città.
Uno sketch veloce di Piazza Roma: la torre di Mariano quarto e il palazzo So.Ti.Co. sui quali ovviamente tornerò.
Mi piacerebbe realizzare una bella veduta dei tetti di Oristano, ma non so da quale punto potrei lavorare visto che essendo Oristano in perfetta pianura sarei costretto a salire su qualche palazzo. Ho pensato così al campanile del duomo, che si trova in una posizione abbastanza centrale, e per questo sono entrato in chiesa per chiedere il permesso di accedervi, ma mi è stato detto che il campanile è chiuso e apre solo in occasione dell'evento "Monumenti aperti". Ne ho comunque approfittato per fare uno sketch veloce durante la messa. Stare in chiesa mi rilassa, anche se non prego. Non sono credente.
Il palazzo del seminario arcivescovile visto dalla piazza del tribunale. Se non sbaglio si tratta di una struttura del XVIII secolo. In primo piano la Via Cagliari, nascosta da un piccolo pendìo ricoperto da un manto erboso. Forse l'immagine sarebbe stata più accattivante e contestuale con qualche macchina di passaggio.
Piazza Abruzzi, palazzine anni'50, appena fuori il centro storico.
Di nuovo periferia: il quartiere di Torangius visto dalle campagne dell'argine, pochi metri di fianco la via Vandalino Casu. Quel giorno ho raccolto anche una discreta quantità di buonissimi asparagi.
A presto.
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